(detto
Antonello di Aversa). Barone napoletano. Di umili origini, fu
mandato come apprendista presso un notaio di Aversa, dimostrando, in
quell'attività, tale predisposizione e acume, da guadagnarsi, in breve
tempo, una vasta fama e l'invito del re di Napoli Alfonso I d'Aragona a entrare
nella cancelleria reale. Nominato segretario del successore di Alfonso, re
Ferdinando I, ottenne cariche di prestigio, nonché terre, feudi e il
titolo baronale. Desideroso di consolidare la raggiunta posizione sociale
stringendo legami con la nobiltà napoletana, prese parte alla congiura
dei Baroni (1485); scoperto, fu condannato a morte e giustiziato (m. Napoli
1487).